"Sono qui in questa forma civile di protesta per rivendicare il diritto al lavoro sancito dalla Costituzione Italiana- dichiara Mimma Ranaldo di Puli Activa, l'azienda estromessa dopo circa 20 anni da Natuzzi-
Sono vent’anni che collaboro con il colosso alle mie spalle, leader mondiali nel settore del mobile imbottito e, come ogni anno da vent’anni, tacitamente mi viene rinnovato il contratto però questa volta con una precisa richiesta uno sconto sul canone mensile, che per me piccola azienda artigiana è sostanzioso.
Valuto il momento e il legame affettivo che mi lega a questa azienda e accordo lo sconto.Dopo circa 40 giorni mi arriva lettera di recesso del contratto a far data 30 Aprile 2021.Questo per me diventa un problema immenso, visto la mono-committenza ed ho contratto debiti per l’acquisto di macchinari specifici per servire l’azienda.Oggi chiedo l’intervento dei mezzi stampa, dei politici del territorio, di chiunque possa aiutarmi per gridare il mio dolore e quello dei miei collaboratori.
Non vorrei mai far la fine di tanti imprenditori che sono stati abbandonati al loro silenzio.Non mi fermerò mai, aspetterò che qualcuno ascolti il mio dolore, il dolore di due imprenditori che hanno trascorso i loro ultimi vent’anni di vita nella Natuzzi S.p.A. .
Prego di aiutatemi chiunque possa farlo."
