Miki un uomo in un corpo di una donna, una donna che non si è mai sentita donna, un’anima messa in un corpo sbagliato. No non è un’assurdità, quella che vi sto cercando di raccontare è la storia di Michela, una ragazza timida e silenziosa già dalle elementari, il suo è un dramma interiore e che la porterà presto a fare degli errori, a prendere strade sbagliate. Ha frequentare gente sbagliata, la cocaina , l’eroina saranno i suoi amici, per tanti anni, il carcere e infine l’HIV. Un intervento, forse anche ben voluto, l’esportazione dell’utero per un carcinoma maligno, una liberazione per Michela che la porterà a fare quello che il suo corpo urlava da tempo diventare uomo, diventare Miki. Questa è una storia vera, un libro presentato ieri sera dall’autrice e dal protagonista, e da altri ospiti accorsi per l’occasione, grazie ad un incontro organizzato dall’Associazione Orizzonti 2001. Perché in fin dei conti ognuno di noi ha qualcosa da raccontare, o una verità celata agli occhi degli altri, o a noi stessi. E perché in fin dei conti , non esiste la diversità… esiste la fragilità e il coraggio di mettere a nudo se stessi e la propria anima, combattendo contro pregiudizi che forse non spariranno mai. Curiosità, dubbi la gente ieri sera è andata via così, con la consapevolezza di aver ascoltato la storia di una donna o di un uomo, i suoi amori, i suoi amanti, l’eroina, l’HIV, la sua punizione di essere nata in un corpo sbagliato… il corpo di Michela