Si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma ha fornito al gip una breve dichiarazione spontanea dichiarando di non ricordare nulla di quanto accaduto Leo Varallo, il 42enne che sabato scorso a Taranto ha ferito con colpi di pistola due agenti dopo aver cercato di impossessarsi di un'auto di lusso da una concessionaria.
L'indagato, difeso dall'avv. Andrea Silvestre, è stato interrogato in carcere dal gip Francesco Maccagnano nell'ambito dell'udienza di convalida dove, era presente anche il P.M. Maria Grazia Anastasia.
L'indagato è accusato di duplice tentativo di omicidio, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali nei confronti di altri sei poliziotti contro i quali si ea scagliato prima di essere catturato, tentata rapina, detenzione e porto illegale di pistola e munizioni e minaccia armata a un agente libero dal servizio. Varallo ha sparato ad altezza d'uomo contro il parabrezza e il finestrino anteriore sinistro dell'auto di servizio con a bordo i due agenti, di 38 e 44 anni, originari di Martina Franca, giudicati guaribili in 15 e 30 giorni. Secondo quanto si è appreso, avrebbe agito sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. (ANSA).