C’era anche Donato Pentassuglia, assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, all’incontro che si è svolto nella sede nazionale di CIA Agricoltori Italiani a Roma tra la giunta nazionale dell’organizzazione e gli assessori alle Politiche Agricole di tutta Italia; al centro dell’incontro il Piano strategico nazionale sulla futura PAC, la Politica Agricola Comune varata dall’Unione Europea.
«Il 1 gennaio 2023 sarà in vigore la nuova Politica Agricola Comune (Pac) con un nuovo sistema organizzativo (New Delivery Model) basato su un unico documento di programmazione e gestione (il Piano strategico nazionale, PSN) che il Mipaaf dovrà presentare entro il 31 dicembre 2021 alla Commissione Ue – ha spiegato Giannicola D’Amico, vicepresidente di CIA Puglia – L’incontro odierno è stata l’occasione di un confronto politico e tecnico affinché il PSN sia all’altezza delle sfide che attendono il sistema agroalimentare, sia in termini di sostenibilità ambientale che economica».
Donato Pentassuglia, dopo aver espresso apprezzamento per il contributo fornito da CIA Puglia su tutte le questioni vitali per l’agricoltura pugliese, ha criticato con forza i tentativi di accordo nazionale al ribasso sul prezzo del latte che vanificano l’intesa sottoscritta in Puglia; l’assessore regionale all’Agricoltura ha ribadito la necessità di misure che favoriscano i giovani che vogliano far nascere nuove imprese agricole.
Pentassuglia ha espresso grande preoccupazione per le ripercussioni negative che gli aumenti incontrollati delle materie prime stanno causando su tutto il comparto pugliese. Per la Puglia, l’assessore regionale ritiene necessarie azioni e misure di livello comunitario e nazionale tese a favorire l’aggregazione e la cooperazione tra le imprese. Pentassuglia, inoltre, ha chiesto che la questione cinghiali e fauna selvatica trovi risposte più strutturali. Ha annunciato, inoltre, il lavoro dei tavoli che stanno per partire e la necessità di mettere in campo una strategia condivisa. L’assessore ha ringraziato CIA Nazionale e, in special modo, la CIA Agricoltori Italiani della Puglia per il contributo fattivo e concreto offerto quotidianamente sulle questioni da cui dipende lo sviluppo dell’agricoltura.
Durante l’incontro la CIA ha rimarcato l’importanza del superamento del sistema dei “titoli storici” con un meccanismo di convergenza interna, finalizzato a una maggiore equità del sostegno al reddito degli agricoltori; provvedimento che garantirebbe anche più facilità di accesso alla terra per i più giovani e favorirebbe l’orientamento delle imprese al mercato. Il mantenimento del sistema dei “pagamenti accoppiati” resta uno strumento importante per favorire produzioni ritenute strategiche per l’Italia e per sostenere settori in difficoltà.
In Puglia, ad esempio, tutti i segmenti produttivi più importanti, dall’olivicoltura alla vitivinicoltura, dall’orticolo all’allevamento, necessitano di sostegno, rilancio, innovazione e, soprattutto, di politiche capaci di eliminare il gap infrastrutturale che incide su redditività e competitività del comparto.
CIA Agricoltori Italiani propone inoltre il rafforzamento delle misure a supporto dei mercati agricoli come le Organizzazioni Comuni di Mercato (OCM) con l’allargamento ad altri settori strategici per l’agricoltura, come quello zootecnico e cerealicolo.
Un’importante novità è la nuova architettura verde Pac, che vede rafforzarsi le cosiddette condizionalità (requisiti minimi che i beneficiari devono rispettare) e introduce gli eco-regimi di cui ogni Stato membro dovrà dotarsi, che determineranno un pagamento annuale aggiuntivo agli agricoltori impegnati in pratiche agricole benefiche per il clima e l’ambiente.
Nell’attuale discussione sugli ambiti principali (benessere animale e resistenza antimicrobica; pratiche agro-ecologiche; biodiversità e certificazioni ambientali), CIA ha sottolineato la necessità di definire misure che possano avere una diffusa applicabilità sul territorio nazionale e siano chiare e facilmente misurabili, con un corrispettivo economico adeguato agli impegni richiesti. CIA è favorevole a destinare una parte rilevante delle risorse degli eco-schemi al sostegno del bio, ma ritiene opportuno incoraggiare in eguale misura sia i produttori che si affacciano per la prima volta al biologico e devono iniziare il periodo di “conversione”, sia quelli che già si trovano nella fase di “mantenimento” affinché proseguano il loro impegno.
Riguardo all’obiettivo di ridurre, entro il 2030, l'uso dei prodotti fitosanitari chimici del 50%, CIA nutre riserve sulla proposta Mipaaf che non prevede una misura premiante le aziende agricole che non praticano la produzione biologica né quella integrata certificata.
Occorre incentivare anche i produttori che utilizzano strumenti di agricoltura di precisione e tecniche di bio-protezione. La definizione di un unico Piano strategico nazionale comporterà una nuova gestione anche nella governance per la programmazione delle politiche del secondo pilastro.
Prioritario per CIA l’obiettivo della semplificazione, per favorire l’uso efficiente delle risorse, come pure la stabilizzazione del reddito degli agricoltori tramite misure più efficienti di gestione del rischio, alla luce dell’impatto sempre maggiore dei cambiamenti climatici e dell’instabilità di mercato.
Riguardo alla Puglia, inoltre, trattandosi di una delle regioni a “rischio Pac”, secondo la declinazione regionale, converrebbe che fosse garantito un aiuto uniforme a livello regionale e non su base nazionale. Inoltre servirebbero, in particolare, interventi calibrati su regime ecologico, pagamento redistributivo e sostegno accoppiato.