Già all’inaugurazione è un successo la mostra iconografica “Pasolini, un cinema di poesia” su Pier Paolo Pasolini, intellettuale scomodo, poeta, regista, tra i più importanti esponenti del Novecento italiano, che si terrà fino al 16 aprile 2023 presso il Museo Rodolfo Valentino di Castellaneta (TA), nel centenario + uno della sua nascita (Bologna, 1922), organizzata dalla Fondazione Rodolfo Valentino di Castellaneta, in collaborazione con il Cineclub Fedic “Il Sogno di Ulisse” e con il patrocinio del Ministero della Cultura (Direzione Generale Cinema e Audiovisivo), della Fedic (Federazione Italiana dei Cineclub) e del Comune di Castellaneta.
Sono già numerose le prenotazioni pervenute alla Fondazione Rodolfo Valentino da tutto il Sud Italia, soprattutto da Puglia, Basilicata e Calabria.
La mostra è aperta a pubblico ogni venerdì, sabato e domenica dalle ore 10,00 alle ore 12,00 e dalle 16, 00 alle 19,00; info e prenotazioni 3248713488 e 3475493021.
Attraverso manifesti, locandine, fotobuste e altro materiale, provenienti dalla collezione privata del giornalista Giuseppe Mallozzi (presidente del Cineclub Fedic “Il Sogno di Ulisse” di Minturno), è tracciato un percorso espositivo sull’intera carriera cinematografica del poeta e regista, da “Accattone” fino alla sua ultima, dolorosa opera, “Salò o le 120 giornate di Sodoma”, attraverso “Uccellacci e uccellini” con Totò, “Medea” con Maria Callas, “Teorema” e “Edipo re” con Silvana Mangano, “Porcile” con Ugo Tognazzi.
L’iniziativa, che ha fatto tappa per la prima volta a Montecatini all’interno della 72a edizione di Italia Film Fedic, è approdata a Castellaneta e vuole avvicinare il pubblico verso questa grande personalità del nostro cinema, approfondendone la particolare figura culturale all’interno della società italiana.
La mostra intende portare il pubblico ad affrontare un viaggio nella cinematografia di questo straordinario autore, con un focus specifico sul “Vangelo secondo Matteo”, film per il quale Pasolini scelse come location Matera, Ginosa, Massafra e anche la stessa Castellaneta, e sulla trilogia della vita, che comprende “Il decameron”, “I racconti di Canterbury” e “Il fiore delle mille e una notte”, un trittico di pellicole girate tra il 1970 e il 1974 ispirate a tre grandi classici della letteratura mondiale, che l’autore definì «una polemica profondamente ideologica contro il mondo moderno così com’è, cioè il mondo del neocapitalismo, della modernità intollerante».
In occasione della chiusura della mostra il 16 aprile, verrà presentato al pubblico il volume “Pier Paolo Pasolini” della collana “Visioni di Cinema - Quaderni di Visioni Corte Film Festival” a cura di Giuseppe Mallozzi ed edito da Ali Ribelli.