Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera all'unanimità all'emendamento al DDL sulla concorrenza che interviene sulle concessioni balneari prevedendo la messa a gara dal 1° gennaio 2024.
Le concessioni assegnate con procedure concorsuali a evidenza pubblica proseguono fino alla naturale scadenza". E poi un disegno di legge che prevede una delega al Governo per l'adozione, entro sei mesi, di uno o più decreti legislativi per semplificare la disciplina sulle concessioni demaniali per finalità turistico-ricreative". Gli obiettivi della delega, sottolinea palazzo Chigi, sono quelli di "assicurare un utilizzo più sostenibile del demanio marittimo; favorirne la pubblica fruizione; promuovere un maggiore concorrenza sulle concessioni balneari".
Per quanto riguardi i "principi e criteri dei decreti legislativi" questi vengono così sintetizzati: "adeguato equilibrio tra le aree demaniali in concessione e le aree libere o libere attrezzate; affidamento delle concessioni nel rispetto dei principi di imparzialità, parità di trattamento, massima partecipazione, trasparenza e adeguata pubblicità, da avviare con bando di gara almeno dodici mesi prima della loro scadenza; favorire la massima partecipazione delle microimprese e piccole imprese, e di enti del terzo settore, con la definizione dei presupposti e dei casi per l'eventuale frazionamento in piccoli lotti delle aree demaniali da affidare in concessione". Ed inoltre: "adeguato rapporto tra tariffe proposte e qualità del servizio; migliorare l'accessibilità e la fruibilità del demanio, anche da parte dei soggetti con disabilità; assicurare il minimo impatto sul paesaggio, sull'ambiente e sull'ecosistema".
I criteri per la scelta del concessionario ne vengono messi alcuni: esperienza tecnica e professionale già acquisita, comunque tale da non precludere l'accesso al settore di nuovi operatori; soggetti che, nei cinque anni antecedenti l'avvio della procedura, hanno utilizzato la concessione come prevalente fonte di reddito per sé e per il proprio nucleo familiare; previsione di clausole sociali per promuovere la stabilità occupazionale del personale impiegato dal concessionario uscente; durata della concessione per un periodo non superiore a quanto strettamente necessario per garantire l'ammortamento e l'equa remunerazione degli investimenti autorizzati, con divieto espresso di proroghe e rinnovi anche automatici". (Today Economy)
Fonte: https://www.today.it/economia/concessioni-balneari-gare-2024.html