La Cozza Nera di Taranto a Palazzo Ca’ Vendramin di Venezia alla seconda edizione di FIET, l’ Exhibition Italian Food and Tourism (22/25 ottobre), rassegna dedicata all’agroalimentare ed al turismo. Il cibo italiano è infatti elemento imprescindibile della esperienza italiana, fattore discriminante della competitività turistica. E naturalmente all’appuntamento con le tematiche su filiere agroalimentari, territori e turismo proposte da FIET non poteva mancare un focus sulla filiera ittica pugliese a cura della Regione Puglia, con l’intervento dell’assessore all’Agricoltura Donato Pentassuglia.
Taranto e la mitilicoltura del Mar Piccolo è naturalmente entrata di diritto nel ‘racconto’ della filiera ittica regionale. La sfida è stata ambiziosa: passare dal concetto di mitilicoltura come attività produttiva in via di estinzione, ad elemento identitario in grado di diventare il simbolo di una rivoluzione dei paradigmi dell’economia tarantina. Anche in questo caso è risultato vincente il ruolo
della rete, grazie ad un ampio partenariato pubblico-privato che dal Comune alla Regione, passando per il CNR e le organizzazioni sindacali come Confcommercio, ha permesso di raggiungere un primo importante risultato: il riconoscimento del presidio Slowfood per la Cozza Nera di Taranto.
È un primo, importante passo avanti, che va interpretato come uno stimolo a fare meglio, tenendo ben presente che il futuro di questo comparto è tutto nel valore del capitale umano e del collegamento in rete. Ed è proprio da questa consapevolezza che nasce il progetto, promosso dal Centro di Assistenza Tecnica Sistema Impresa e finanziato dal FEAMP - Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca, che la Regione Puglia – su imput del dirigente del servizio FEAMP, Aldo Di Mola- ha voluto presentare, come best practice, alla Fiera Internazionale sul Turismo Enogastronomico di Venezia, ed a cui ha preso parte il direttore Tullio Mancino.