In piena pandemia il Pane di Altamura si è confermato il più apprezzato dagli italiani, un grande e meritato riconoscimento per il prodotto da forno altamurano che dal 2003 si fregia della certificazione europea “Denominazione di Origine Protetta”, posizionatosi al primo posto nella classifica dei 10 pani più apprezzati in Italia, anche grazie al lavoro svolto negli ultimi anni dal Consorzio per la Valorizzazione e la Tutela del Pane di Altamura DOP.
E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base della ricerca condotta da Klaus Davi & Co., in occasione dell’approvazione all’unanimità in Consiglio regionale della Puglia della mozione, proposta dal capogruppo della Lega Bellomo, che invita la Regione Puglia a chiedere il riconoscimento del pane di Altamura come patrimonio culturale immateriale dell'Unesco.
Per Coldiretti Puglia il pane di Altamura rappresenta il bigliettino da visita per una Puglia che merita di essere visitata e gustata, con il cibo che è certamente divenuto – continua Coldiretti Puglia – infallibile leva di comunicazione verso i turisti nazionali ed internazionali.
“Risulta indispensabile mantenere la fiducia dei consumatori, incoraggiando il loro coinvolgimento nella politica di sicurezza alimentare, garantendo il monitoraggio e la trasparenza in tutta la filiera alimentare e il maggior grado possibile di riconoscibilità delle caratteristiche essenziali dei prodotti. Dietro cibi straordinari come il Pane di Altamura c’è una storia, una cultura ed una tradizione che è rimasta viva nel tempo ed esprime al meglio la realtà di ogni territorio con la necessità di valorizzare questo patrimonio anche per aumentare la spinta propulsiva del Made in Italy sui mercati esteri”, commenta Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
Il cibo infatti – aggiunge Coldiretti Puglia – è diventato la voce principale del budget delle famiglie in vacanza in Puglia con circa un terzo della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche, un tesoro che può contare su 13 bevande analcoliche, distillati e liquori, 24 carni fresche e loro preparazione, 1 condimento, 17 formaggi, 1 olio extravergine aromatizzato, 120 prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati, 79 paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria, 43 prodotti della gastronomia, 9 preparazioni di pesci, molluschi e crostacei e tecniche particolari di allevamento degli stessi, oltre a 4 prodotti lattiero caseari, la ricotta fresca, la ricotta forte, la ricotta marzotica leccese e la ricotta salata o marzotica.
Il turismo enogastronomico è il vero traino dell'economia turistica pugliese – conclude Coldiretti Puglia - caratterizzato da 5 milioni di ulivi pluricentenari, 311 prodotti riconosciuti tradizionali dal MIPAF, 10 prodotti DOP, 29 vini DOC e 6 IGP, oltre a pregevoli masserie storiche, le più belle d'Italia che caratterizzano la proposta agrituristica pugliese.