Nonostante il crack da oltre 60 milioni di euro causato dal Covid, non si sono arresi in Puglia gli agricoltori che hanno investito nel settore agrituristico con una crescita del 2% rispetto al 2019 del numero di agriturismi, in controtendenza al dato nazionale che segna uno scenario sostanzialmente invariato. E’ quanto emerge da un’analisi di Coldiretti Puglia sulla base dei dati Istat, diffusa in occasione dell’incontro con l’assessore regionale al Turismo, Granfranco Lopane, con il presidente di Terranostra Puglia, Filippo De Miccolis ed il direttore di Coldiretti Puglia, Pietro Piccioni, per disegnare una strategia univoca e condivisa dell’accoglienza turistica in Puglia.
“Va data centralità al ruolo dell’agriturismo nelle politiche del turismo in Puglia con gli agriturismi che si sono mostrati resilienti proprio grazie al contributo prevalente dell'attività agricola, alla trasformazione e alla vendita diretta dei prodotti, proponendo nuovi prodotti e servizi proprio per adattarsi e resistere meglio al crisi causata dalla pandemia. Gli agricoltori hanno mostrato una grande voglia di affrontare il futuro con energia e competenza e per questo abbiamo proposto un testo di legge per armonizzare le misure per il settore e soprattutto aggiungere servizi innovativi utili all’offerta agrituristica”, ha spiegato il presidente De Miccolis.